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al testo di Bianca Mannu
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Lasciami respirare!
Non posso respirare coi miei tristi polmoni d’uomo nero - urlo a spavento degl’infanti Non posso respirare sotto il giogo greve del tuo ginocchio bianco!
Alti sono e negletti d’ogni grazia i caseggiati - lunghe e grigie le strade dove fin da bambino già cattivo e reo mi allevo in un mondo che mi nega
La scuola che ricordo è luogo bianco – bianco il suo giardino e i paffuti compagni bianchi i libri e le preghiere bianco il Gesù sulla sua croce bianca …
Piccolo e nero – seme di cappero nella crepa d’un irto bianco muro … Se cresco nel magro – che farci? Ma bianchi e marmorei sui semi solidali gli emendamenti ambìti stavano e stanno anche per me – a cippo - nella Casa tutta di bianco costruita E ancora s’intrudono nel nero sogno dell’umano universale
Un Cristo - bruno di cattivo legno - in un capanno più cattivo e angusto … Un ramo a croce nell’anfratto lo ritrae - caro abbraccio di buio nella fuga … Per il cattivo – un Cristo obsoleto! Mi sono fatto un nido - un nido ch’è cantiere ed orto - nel ventricolo sinistro nero di sangue antico e d’agonia nel cuore dell’uomo crocifisso Poco alla volta - da schiavo a clandestino – mi sono fatto bianco del suo buono mi son vestito del suo bello doppiandolo - modesto per me - col suono clandestino della voce col suono clandestino d’una canna maternamente allevata dalla Terra
Mi sono fatto bianco delle cause buone e sono bianco complice d’orrori Sono uomo di tutti i colori di tutte le culture - di tutte le etnie …
Siamo tutti un po’ neri e poveri – non tutti bianchi e ricchi - tutti un po’ bianchi e pallidi tutti un po’ rossi per le infamie venute alla coscienza …
Lasciami respirare – o uomo che ti senti bianco - “esclusivamente”– Lasciami respirare! -E respira tu con me. |
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